mercoledì 29 agosto 2012

LO ZODIACO - parte IV - BILANCIA SCORPIONE

 
 

SEGUE

La BILANCIA fa da cardine tra l'estate e l'autunno (rientra quindi nella tipologia cardinale dei segni) e il suo nome è stato scelto quale simbolo dell'eguale durata tra le ore di luce e le ore di buio data dall'equinozio autunnale.
L'equilibrio è un dato fondamentale a questo punto dello zodiaco e ogni evento avverrà nel rispetto di questa esigenza.
La Bilancia riprende il senso di ordine cosmico a cui la Vergine è approdata e lo porge ai suoi simili per renderlo legge, affinchè tutti possano seguirlo e farlo proprio. Essendo un segno d'Aria, sfrutta questo elemento per la diffusione di un ideale o di un pensiero comune - è un divulgatore.
Poichè è protesa energeticamente verso l'altro da sè, è stata posta sotto il dominio di Venere, pianeta simbolo dell'Amore, dei sentimenti e della dolcezza, e di conseguenza, della vulnerabilità che ciò comporta.

Se la Bilancia incarna il periodo in cui il Sole inizia a perdere il proprio splendore a favore dell'oscurità, il segno successivo, lo SCORPIONE, è stato scelto come archetipo più adatto per identificare il periodo in cui l'oscurità è sempre maggiore.
Questa creatura predilige i luoghi bui e umidi e non per niente lo Scorpione zodiacale rientra tra i segni d'Acqua
Egli sa mettere a frutto tutte le acquisizioni fatte dagli altri segni in materia di consapevolezza interiore, riuscendo a sondare e ad indagare la realtà esterna ed interna, e riesce così a comprendere la vera natura umana, soprattutto l'aspetto legato alla caducità e alla transitorietà, rispecchiate dalla morte apparente che la Natura mette in atto in questo periodo dell'anno.
L'emotività che lo Scorpione percepisce ed esprime è inconscia e profonda, oscura e piena di pulsioni. Ne è lui stesso spaventato, ma il suo compito è quello di accettarla, di accettare il lato oscuro di sè e della vita. In questo caso sarà ripagato con la piena consapevolezza di sè e dei propri limiti, creandosi la giusta base per effettuare il salto necessario per superare quegli stessi limiti.
Tutto il Cosmo gli sarà così debitore.





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